Dal 14 al 16 giugno 2024 si è svolta la 2° edizione della marcia Camilliana.

Abbiamo voluto percorrere la strada della conversione di San Camillo, perché San Camillo prima di essere santo, era un uomo fallito, con il gioco a carte aveva perso tutto. Un giorno mentre stava mendicando sugli scalini della chiesa di San. Domenico gli viene chiesto se voleva lavorare come manovale nel convento dei frati Cappuccini che stava in costruzione, lui a malavoglia ma non avendo alternative accetta di andare a lavorare. I Padri Cappuccini lo hanno accolto e gli parlavano di Dio, ma a Lui non interessava molto. Un giorno gli viene chiesto di portare del materiale da Manfredonia a San Giovanni Rotondo e sulla strada Lui cade dall’asino e con un forte pianto si rende conto del suo essere peccatore e dell’amore infinito di Dio per Lui e avviene la conversione. Battendosi il petto diceva. “Non più mondo, non più mondo!”

In questi giorni noi suore Ministre  degli Infermi, i padri Camilliani, le suore Figlie di San Camillo insieme ad alcuni giovani abbiamo percorso questo cammino di conversione. Siamo partiti dal luogo dove san Camillo si è convertito (dalla Valle dell’inferno, Manfredonia) e siamo scesi fino alla chiesa di San Domenico a San Giovanni Rotondo dove San Camillo chiedeva l’elemosina.

Il titolo della seconda edizione della marcia Camilliana è stato “ho creduto all’amore.” Lungo il percorso c’erano delle catechesi che volevano proprio sottolineare che nonostante i nostri fallimenti, i nostri peccati, le nostre cadute Gesù crede in noi e scommette su di noi, come ha fatto con San Camillo. Lui ha aperto il suo cuore all’amore di Dio e Dio ha operato meraviglie nella sua vita. Queste riflessioni ci hanno riempito il cuore di gioia e di una grande speranza che davvero con Gesù niente è perduto e si può sempre ricominciare.

In questo cammino abbiamo anche pregato, cantato e condiviso la nostra vita. Siamo arrivati lì il venerdì sera alla “Casa Ornale” da tanti paesi diversi dell’Italia e molti di noi non si conoscevano, ma da subito ci siamo sentiti a casa e si è sentito un calore e una fraternità che ci scaldava il cuore, sembrava che ci conoscevamo da sempre. Il giorno dopo la nostra Marcia siamo andati alla Messa a San Michele Arcangelo. Quel Luogo è davvero particolare, appena entri ti senti avvolta da una sensazione di pace e serenità, è stata una bellissima esperienza.

Invito tutti a partecipare alla terza edizione che ci sarà il prossimo anno. Quando una persona sente dire che c’è da fare 25 km a piedi subito si spaventa, ma vi posso garantire che insieme la fatica è condivisa e si cammina volentieri e senti dentro una grande gioia perché la fraternità che vivi con le altre persone ti fa superare ogni limite e stanchezza. Davvero insieme si può… Coraggio… Ci vediamo alla terza edizione.

 

Sr. Caterina Belluomini