Si è chiuso l’anno giubilare per la beata Barbantini
Giulia Colombini
Si sono chiusi sabato 22 settembre 2018 i festeggiamenti per il 150° anniversario della nascita al Cielo della beata Maria Domenica Brun Barbantini. Un anno giubilare ricco di iniziative per far conoscere a tutti la figura della beata. Nella settimana conclusiva, ogni giorno è stato occasione di festiva celebrazione nella Chiesa della Santissima Trinità, in Via Elisa. Le Suore Ministre degli Infermi di San Camillo, note anche come Suore Barbantine appartenente alla Congregazione fondata dalla stessa Beata nel 1829, hanno dedicato le celebrazioni di ogni giorno in maniera speciale. In onore di Maria Vergine Addolorata, patrona della famiglia religiosa e laica, fondata dalla beata Maria Domenica; con gli ammalati e gli anziani, cuore dell’aiuto e del servizio che quotidianamente le Ministre prestano; con gli operatori sanitari e pastorali; con i giovani.
A conclusione, la solenne celebrazione di ringraziamento, che ha ricordato anche festosa coincidenza di 25°, 50° e 70° anniversario di consacrazione religiosa. «Sono stati necessari mesi di preparazione, generosità e pazienza” spiega Sr. Bernardetta Violini. “sono tante le persone che con talenti diversi, entusiasmo e creatività, si sono adoperate per onorare questa figlia della nostra terra toscana, esempio luminoso di umanità e santità. Ero piena di stupore di fronte alla collaborazione gratuita di ciascuno, un atteggiamento che ha fatto rifiorire nell’oggi le stille caratteristico di Maria Domenica. A nome di tutte le sorelle, esprimo viva gratitudine e ammirazione».
Dunque, una settimana all’insegna della preghiera unita ad appuntamenti culturali di grande rilevanza, a partire da una sacra rappresentazione dal titolo «Lo vide e ne ebbe compassione», nella quale l’associazione “La tenda di Giovanni” si è calata nelle vesti di una Maria Domenica che dialoga con persone del nostro tempo. Fra teatro, musica e canto, risponde, raccontando e raccontandosi come immagine dell’Amore di Dio e come figura del Buon Pastore, in quello spirito comune di «generosa dedizione ed instancabile vicinanza agli ammalati e ai sofferenti», che anche san Giovanni Paolo II ha ricordato nel giorno della sua beatificazione. La stessa Sr. Bernardetta Violini ha poi scritto due canti: Un cuore appassionato e La benedizione, musicati dai maestri Pieruccini e Del Ghingaro, in concerto anche con il maestro Polidori. Per l’occasione è stato presentato inoltre un bozzetto del nuovo quadro della beata, ad opera del pittore Lorenzetti e un video di Gino Bertini, alla scoperta di Lucca e della sua Maria Domenica.
Filo conduttore generale: amore, la vita e la consolazione, tre cardini dell’esistenza della beata. È ancora oggi, attorno a questi poli, continua ruotare l’operato delle sorelle Ministre degli Infermi, presenti in vari paesi del mondo: Italia, Brasile, Cina, Taiwan, Thailandia, Kenya, Filippine, Haiti, Cile, Perù, India, Vietnam, Indonesia e Costa D’Avorio.
Sr. Angelita, da 12 anni nel Sud delle Filippine, racconta: “mentre preparavo la mia valigia, le parole della beata Maria Domenica risuonavano dentro di me e mi incoraggiavano «servire e curare Gesù stesso, nascosto nel volto di ogni malato e sofferente». Ho avuto un’esperienza molto bella durante la mia permanenza e la mia paura iniziale si è trasformata in una collaborazione ecumenica. La sfida che mi trovo ad affrontare ogni giorno assistendo gli ammalati in questa missione, va oltre il credo religioso”. Così, un seme, lasciato 150 anni fa, viene ancora coltivato con vicinanza gratuita, ascolto e tenera compassione nei confronti dei sofferenti.