SUOR DAMIANA (FABBRI Natalina)
23/12/1925 – 05/04/2017
MISSIONARIA
Natalina Fabbri nasce il 23 dicembre 1925 a Castel Focognano, un piccolo paese in provincia di Arezzo. È significativo il fatto che la mamma Elisa, durante la gravidanza, nutriva il desiderio di donare al Signore il figlio che portava in grembo e, qualche giorno prima di Natale, è nata una bambina che il giorno del battesimo, 27 dicembre, ha chiamato Natalina.
La piccola Natalina cresce in una famiglia numerosa: sette fratelli (due maschi e cinque femmine). Trascorre la sua infanzia e giovinezza aiutando la famiglia, impara a cucire, a cucinare, diventa una donna forte capace di affrontare con entusiasmo e coraggio le sfide che incontra. All’età di vent’anni inizia a lavorare a Bibbiena presso una famiglia, assistendo una malata paralizzata e svolgendo i lavori di casa. In quell’ambiente, dove rimane per circa sei anni, riceve fiducia e benevolenza.
In seguito a un malessere viene ricoverata presso l’Ospedale Civile di Bibbiena e, dopo gli opportuni accertamenti, viene sottoposta a intervento chirurgico. In ospedale conosce le nostre Suore, le figlie della beata Maria Domenica Brun Barbantini. A contatto con loro scopre la sua vocazione: donare tutta sé stessa al Signore e alle persone bisognose. Nonostante tutti cercassero di distoglierla da questa decisione, nella giovane Natalina il desiderio di consacrarsi al Signore cresceva. Avendo ricevuto forte conferma nella preghiera che il Signore la voleva per sé, decide di lasciare tutto e partire. La mamma, vedendo la figlia tranquilla e determinata, benedice la sua scelta.
Il 12 aprile 1951 Natalina bussa alla porta della Casa Madre, a Lucca, portando con sé entusiasmo e generosità. Inizia il periodo di postulandato a Diano Marina e dopo cinque mesi, il 29 novembre 1951, veste l’abito religioso e riceve il nome di Sr. Damiana. Da vera Ministra degli Infermi di San Camillo.
Suor Damiana è sempre disponibile, servizievole e gioiosa, aperta ai bisogni dei malati e

dell’Istituto.

All’età di 26 anni, ancora Juniore, le viene chiesto di partire per il Brasile, con sua grande sorpresa perché fino a quel momento non aveva mai sognato di essere missionaria e varcare i continenti. Abbraccia questa ardua missione mettendo tutta la sua fiducia in Dio: “Signore se mi chiami io so che verrai con me! Starai con me e mi aiuterai sempre; ho fiducia in Te!”.
Questa era Sr. Damiana che abbracciava ogni nuova chiamata, ogni sfida con grande coraggio. In Brasile è rimasta per quarantun anni. Con la sapienza del cuore e la scienza dell’amore (non avendo titoli o diplomi) ha svolto la missione di Ministra degli Infermi con grande passione e capacità, apprendendo facilmente l’arte inerente ai vari servizi e impegnandovi mente e cuore.
Sr. Damiana era una donna di preghiera, con molta devozione alla Madonna e grande fiducia in Dio. Con l’aiuto di Dio “faceva dei miracoli”, ad esempio: il giorno in cui è venuta a mancare l’energia elettrica durante un intervento chirurgico, lei ha assistito il medico con la luce di una candela o una lanterna e l’intervento è riuscito bene. Aveva sempre un sorriso per tutti. Il Signore trasformava il suo servizio in azione evangelizzatrice. Aveva un’attenzione particolare per i malati terminali: con un tratto speciale li preparava alla morte e all’incontro con Dio.
Nel 1995 viene operata di cuore e nell’agosto 1995, per motivi di salute e il desiderio dei suoi famigliari, torna in Italia. Trascorre dieci anni in Casa Generalizia a Roma; dal 2005 al 2013 vive nella Comunità di San Martino a Viareggio, e trascorre serenamente gli ultimi quattro anni in Casa Betania (Lucca), assistita amorevolmente dalle sorelle e dal personale di quell’infermeria