Festa della Beata Maria Domenica

Care sorelle,

“Unite in carità”, celebriamo oggi, 22 maggio 2020, la festa della nostra beata Madre Fondatrice Maria Domenica, nel ricordo del 25° anniversario della beatificazione (7 maggio 1995). In questa occasione siamo solite scambiarci gli auguri e ascoltiamo le parole del suo testamento spirituale, che per noi sue figlie risuonano sempre nuove come quelle del Vangelo, e ci guidano di generazione in generazione, sulla via della santità.

Quest’anno desidero condividere la nostra esperienza, nell’emergenza COVID19, nell’ambito della provincia. Mie care sorelle, lasciate che vi manifesti la mia commozione e la mia gioia, per la vostra testimonianza di fede, di coraggio e generosità. Giorno e notte con una dedizione incondizionata, siete rimaste presso le persone contagiate della casa di Riposo Trisoglio, Trofarello-Torino e delle nostre consorelle a Casa Betania-Lucca.

Davvero il carisma della carità, trasmesso dalla Madre Fondatrice, il suo spirito profetico scorre nelle vostre vene, ed è segno della vitalità della provincia d’Italia e di tutta la Congregazione. A Lucca il virus COVID19 ha strappato via–Sr. Letizia Remedi e 17 sorelle della comunità sono rimaste contagiate. A Trofarello dal 19 marzo ad oggi, avete accompagnato alla Casa del Padre diverse persone anziane ospiti della Casa di Riposo e alcune di voi sono rimaste contagiate. Grazie sorelle, mi avete commosso per la disponibilità e la gioia nel prendervi cura delle consorelle a Lucca e degli anziani in Casa Trisoglio.

Siete partite da Viareggio, da Roma, da Mondragone, da Acireale per Lucca; da Viareggio per Trofarello. Siete partite con la consapevolezza che andavate ad assistere e servire Gesù “Dio umanato”, sofferente e morente, esponendo la vostra vita per amore di Lui, affrontando il rischio del contagio. Sono questi i gesti che rendono visibile e attuale la presenza della beata Maria Domenica, Angelo della consolazione, segno di speranza e del nostro S. Padre Camillo De Lellis.

Grazie Sorelle, perché lo spirito di famiglia, la comunione fraterna, dimostrata con i vostri gesti e con la preghiera assidua, ci hanno confortato in questo difficile momento. Le comunità della sede provinciale e di Torre Del Lago si sono rese disponibili a provvedere il necessario per le sorelle di Lucca; la comunità di Bicchio e del Sacro Cuore hanno dovuto chiudersi in quarantena, ma ci hanno sostenute con la preghiera.

Grazie perché mi avete detto: “mi rendo conto che come allora la nostra Fondatrice e le prime sorelle hanno affrontato l’emergenza del colera, la solitudine delle persone che morivano, senza la presenza dei loro cari, scene che si sono ripetute qui in questi giorni, file di bare e parenti che imploravano di poterli salutare l’ultima volta.  Coscienti della nostra presenza che è stata non solo di conforto verso i parenti, ma preghiera vicino ai morenti sapendo che chi servivamo era Gesù Cristo spirante sulla croce.”

Grazie perché mi avete detto: “mi sono resa conto che mi sentivo spinta da una forza interiore fino allora mai provata: donare la propria esistenza è una scelta di vita e non un dovere. Mi sono resa consapevole, del grande dono del “carisma” affidatomi dal Signore e dalla Chiesa, nel giorno della mia consacrazione.”

Grazie, perché mi avete detto: le parole di San Giovanni Paolo II nel giorno della beatificazione le ho sentite nel cuore e mi hanno dato forza per oggi io essere la Ministra degli infermi vigile e premurosa del buon pastore e servire, assistere i fratelli e sorelle bisognosi contagiati/e  dal COVID19.

Grazie sorelle che vi siete lasciate provocare dalla realtà di sofferenza e solitudine che vi circondava e sostenute dalla forza interiore del carisma, siete rimaste accanto e avete accompagnato chi partiva per la pienezza della vita.

Grazie sorelle che vi siete esposte al contagio del coronavirus dicendo che il ricordo della beata Maria Domenica nostra Fondatrice, di San Camillo che ha assistito gli appestati, vi infondeva forza, sostegno e vi inviava in missione.

Grazie sorelle, in questo momento storico della provincia d’Italia ritorniamo alle origini della Congregazione, rivitalizzando la nostra spiritualità e ravvivando l’entusiasmo per la bellezza e la grandezza del carisma, della nostra missione accanto all’umanità sofferente: cuore  della Chiesa, segno della tenerezza di Dio Padre – Madre!

Un vivo e particolare  “ GRAZIE” alla Madre e suo consiglio per il sostegno che abbiamo ricevuto, come pure dalle provincie e delegazioni: ci siamo sentite la grande famiglia “unite in carità” .                                                                          Grazie sorelle perché la pandemia conferma che siamo chiamate ad essere “acqua che disseta e olio che risana”.

Suor Juliana Fracasso

Superiora provinciale