Le celebrazioni per i 200 anni della fondazione della FAMIGLIA LAICA MARIA DOMENICA

CONCERTO GRATUITO per l’anniversario della nascita della
Famiglia Laica Maria Barbantini

Lucca. A 200 anni dalla nascita della famiglia laica Maria Domenica, Lucca celebra una delle sue figlie più illustri, fondatrice della congregazione delle Ministre degli Infermi. E lo fa oggi, giorno della nascita della religiosa, con un concerto a ingresso libero in programma alle 21 nella Chiesa della S.S. Trinità, in via Elisa, di fronte all’ingresso di Villa Bottini. A eseguirlo sarà la corale “Don Vittorio Landucci° diretta dal professor Giorgio Fazzi, accompagnata all’organo da Gilberto Rossetti con le voci dei soprani Serena Suffredini e Nunzia Fazzi. L’evento che si inserisce nell’anno celebrativo fondazione Famiglia laica Maria Domenica, sarà preceduto dalla Santa Messa officiata alle 7 del mattino nella medesima Chiesa. Durante il concerto sarà esposto un particolare del disegno di prima stesura del dipinto del pittore Giovanni Lorenzetti “L’angelo della consolazione” che sarà pronto a settembre per la festa diocesana in onore della suora che, associando i laici alla sua Famiglia, anticipò il Concilio Vaticano II.
«Portare amore, speranza e consolazione a chi è solo abbandonato e malato è stata la missione della nostra amata sorella che continuiamo con tutte le nostre forze a portare avanti, anche perché volge lo sguardo al mondo attuale, spesso avvolto dall’indifferenza nei confronti di chi soffre e vive nel disagio» afferma suor Bernardetta Violini, autrice di alcuni testi sulla figura di Maria Domenica Barbantini, tra quali il libro “Pensieri e testimonianza” che sarà offerto ai presenti.
Una storia triste e dolorosa, ma anche ricca di serenità quella di Maria Domenica, nata a Lucca il 17 gennaio 1789 da Giovanna Granucci da Pietro Brun, guardia svizzera al servizio della Repubblica di Lucca. Un’infanzia felice interrotta bruscamente dalla morte prematura del padre e di tre fratellini. Poi la gioia dell’amore e a 22 anni il coronamento di un sogno unendosi in matrimonio con l’amato Salvatore Barbantini che però muore improvvisamente cinque mesi dopo le nozze, lasciando la giovane consorte in attesa del figlio Lorenzo, anch’egli destinato a breve vita, perché scomparirà ad appena otto anni. La vita della donna è adesso a una svolta. Decide di dedicarsi agli “ultimi” e nel 1819 con l’approvazione dell’allora arcivescovo di Lucca, mons. Domenico Stefanelli, fonda il gruppo “Pia unione della carità”, dedicandosi anima e corpo agli ammalati e a coloro che soffrono. Nel 1829 fonda la prima comunità delle Sorelle oblate infermiere povere. Muore a 79 anni il 22 maggio 1868.
Viene proclamata Beata il 17 maggio 1995 da Papa Giovanni Paolo II.