PREGHIERA NELLA VITA E NEGLI SCRITTI DELLA BEATA MADRE MARIA DOMENICA

L’anno 2024, su proposta di Papa Francesco è I’Anno della Preghiera. Il Papa aveva scritto: “Fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente al l’evento giubilare che si terrà nel 2025 a una grande “sinfonia” di preghiera, anzitutto per ricuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo”.

La fondatrice di questa nostra Congregazione religiosa, Maria Domenica Brun Barbantini, donna di grande fede e preghiera, ha molto da offrire all’esperienza di quest’anno di preghiera attraverso i suoi scritti che condivideremo con voi, con l’obiettivo di aiutarvi a vivere con maggior consapevolezza questa dimensione molto importante della nostra vita che è la preghiera.

PREGHIERA NELLA VITA E NEGLI SCRITTI

Cap. VI

Dell’orazione e raccoglimento.

L’assistere gli infermi è un’opera di carità la quale essendo un frutto della grazia del Signore deve essere implorata per via della preghiera assidua, umile, confidente. Quando l’orazio­ne sia accompagnata da queste qualità, sarà accetta agli occhi di Dio e il Signore riguarderà gli atti praticati dalle sorelle infermie­re come fatti a lui stesso: « Infirmusfui et visitastisme ». Dovran­no quindi eseguirsi dalle infermiere certe determinate orazioni ogni giorno in comunità. ….

 Nella Attuale Costituzione:

La preghiera, alimento del ministero

Art. 53 – Coltiviamo la vita di preghiera perché l’assistenza ai malati sia un atto d’amore che, essendo un frutto della grazia del Signore, deve essere implorato per via della preghiera assidua, umile e confidente (Scritti p. 222).Tale preghiera renderà il nostro servizio come fatto  allo stesso Gesù.

Dopo l’Eucaristia è necessario alimentare il nostro ministero attraverso la vita di preghiera. Ma quale preghiera è richiesta? L’enunciato ricupera da un articolo delle regole della Madre, alcuni elementi:

  • Affinché l’assistenza ai malati, possa essere qualificata come “atto d’amore” e perciò “frutto della grazia del Signore”, è necessaria la preghiera.
  • C’è un rapporto teologico imprescindibile tra preghiera e ministero; ma di quale preghiera si tratta? Non si tratta di preghiere generiche o specifiche, ma della qualità della preghiera. Il testo indica tale qualità attraverso tre aggettivi: “assidua, umile e confidente”.

Esaminiamo i tre attributi.

Assidua: la preghiera è assidua, quando è continua, perenne, sull’esempio della comunità apostolica: “erano assidui … nella frazione del pane e nelle preghiere”. La Madre ribadisce il concetto in altro articolo di regola in cui afferma: “l’orazione delle infermiere deve essere continua, e così continua deve essere la presenza di Dio al cui cospetto devono, per quanto è possibile, stare ed operare”.

Umile: la preghiera è umile quando l’orante è consapevole della propria nullità, dei bisogni, dei limiti, della propria dipendenza da Dio, dal quale deriva ogni dono.

Confidente: la preghiera è confidente, quando è rivolta al Padre in qualità di figlia, quando parla allo Sposo con amore di sposa, quando supplica, con cuore sincero, Colui che non delude le attese.

Soltanto la preghiera vissuta con queste caratteristiche saprà trasformare il servizio al malato in “un atto d’amore” e collocarlo, cosi nella vita di grazia e di santità.

 

Regole di Maria Domenica, art. 6, Scritti p. 249.

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