Seguendo l’esempio di Gesù nella comunità degli apostoli Maria Domenica vive strettamente “unita in carità” con le sue figlie spirituali, trasmette loro l’eredità del carisma e le accompagna nella missione con la parola e con l’esempio.
Fondatrice delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo, Maria Domenica è stata capace di creare e di comunicare una visione del dono ricevuto da Dio, intesa come la prefigurazione di quello che intendeva raggiungere con la sua missione d’amore accanto agli infermi: “Visitare, assistere, servire, un Dio umanato agonizzate nell’orto o spirante sopra la croce… è lo stesso Gesù che esse vanno a servire nella persona di una povera penante o moribonda” e portare ad essi nel Nome del Signore la buona notizia della guarigione e della salvezza.
Quando una visione è grande come quella di Maria Domenica, esprime i sogni e le speranze delle persone, arriva al cuore, eleva lo spirito, orienta ai beni ultimi e all’impegno nell’incarnazione storica del Vangelo della vita e della speranza.
Maria Domenica ha una visione chiara del suo futuro, di quello della sua Congregazione e della Chiesa; il carisma che lo Spirito Santo le ha conferito affascina le persone che le stanno accanto.
La visione di Maria Domenica è coinvolgente, l’obiettivo e l’immagine del futuro sono correlati alla chiamata del Signore, alla risposta personale del dono della propria vita a Cristo. Alle novizie scrive: “Sappiano che Dio le chiama con particolare dilezione a servirlo nelle persone povere, penanti o moribonde: cercando Dio spesse volte in case più luride delle stalle medesime, là, dico è dove non di rado vuol essere trovato e servito Dio dalle Sorelle di questa Congregazione”
Il testo di Sr Bernadetta Violini