Ecco davanti a noi il tempo di Avvento. Questo tempo è un dono per ciascuna di noi, per le nostre
comunità; “insieme” ci prepariamo ad accogliere il Bambino Gesù e ci incamminiamo verso
Betlemme.
Come ogni anno si fanno propositi, si hanno delle aspettative e le domande: Come prepararsi meglio
al Natale? Facciamoci però la domanda: Cosa è più importante per me, per noi in questo momento? Cosa possiamo fare in questo tempo di Avvento per viverlo al meglio? Penso che il Signore non ci chiede di fare delle rinunce o dei propositi superiori alle nostre forze e possibilità. Ciò che conta è raggiungere lo scopo per cui siamo stati creati: lodare, onorare e servire Dio, come suggerisce sant’Ignazio e la beata Maria Domenica ce lo insegna con la testimonianza di vita e la parola: “Noi siamo tutte di Dio, scrive, e non siamo che per amarlo. Amiamo Gesù con tutto il nostro cuore, anzi amiamo tutti col cuore di Gesù perché il nostro cuore è già suo”.
Chiediamo allora un cuore libero per saper discernere, pronto a scegliere ogni giorno, ogni momento, ciò che ci avvicina a questo obiettivo e a rifiutare ciò che ci distoglie da esso. Semplice, vero? Come Maria Domenica vogliamo lodare Dio e servirlo esprimendo la tenerezza e la misericordia. In questo mondo pieno di odio, violenze e guerre, cerchiamo di essere portatori di pace e messaggeri di
speranza, prima di tutto con le consorelle della Congregazione, specialmente nella propria comunità,
e poi con tutte le persone che incontriamo nella missione di ogni giorno.
Alla soglia dell’Avvento mi fermo a riflettere per capire che cosa può avvicinarmi a Dio, alle mie
consorelle e a me stessa, anche se non sono grandi sacrifici, ma cose semplici. La vita di tutti i giorni
è fatta di cose semplici, per affrontare le grandi sfide serve la fedeltà in ciò che è piccolo e apparentemente banale, la vigilanza nella vita quotidiana per scegliere ciò che mi avvicina all’incontro con il Signore.
Allora sorelle ripercorriamo insieme questo cammino chiedendo a Maria Immacolata che ci guidi, ci
insegni e sostenga nel discernere ciò che è gradito al Signore. Per questo abbiamo bisogno di solitudine e di quiete interiore, di fermarci a prendere fiato per non correre a vuoto travolte dalle nostre attività; abbiamo bisogno di gustare la gioia e la pace stando alla presenza del nostro unico Amore per ascoltarlo.
Il nostro cammino spirituale di Avvento favorisce quel clima di silenzio interiore che ci consente di
ascoltare Dio, per lasciarsi guarire da Lui e guidare dalla sua Parola. Veramente abbiamo tanti aiuti:
a cominciare dalla Parola di Dio che la liturgia ci propone ogni giorno; prendiamo a cuore le parole
della lettera della Madre Lucia, riprendiamo tutte le indicazioni che ci vengono proposte per il
cammino di discernimento che abbiamo iniziato, inoltre abbiamo anche i messaggi dei nostri pastori
della chiesa diocesana.
Come ho detto prima, nel cammino verso Natale, prendiamo ciò che ci aiuta per incontrare il Signore Gesù che viene al mondo a guarire le ferite dei cuori con la sua Pace e la Speranza. Facciamo spazio perché Gesù possa nascere di nuovo e vivere nei nostri cuori, perché possiamo essere creature nuove, amate da Lui per amare. Non perdiamo l’occasione che ci viene donata. Carissime, vi auguro un buon cammino per un lieto e Santo Natale, la tenerezza del Divino Bambino riempia i nostri cuori.
Con affetto fraterno vi benedico assieme alla nostra beata Madre Maria Domenica.
Sr. Jadwiga Kwasniak