Festa della Presentazione di Gesù al tempio
XXVII Giornata Mondiale della vita Consacrata
I nostri occhi «hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per rivelarti alle genti» (Lc 2, 30-32).
Carissime Sorelle, celebriamo oggi, nel giorno della Festa della Presentazione di Gesù al tempio, la XXVII Giornata Mondiale della Vita Consacrata. E’ una giornata colma di significati per noi religiose: ci permette di innalzare a Dio il nostro rendimento di grazie per il dono della vita consacrata, di fare memoria di quell’incontro che ha trasformato la nostra esistenza, illuminandola di possibilità e aprendola teneramente all’accoglienza e al dono generativo di sé. E’ opportunità per rinnovare l’impegno a vivere con passione, nella diversità dei carismi e ministeri, il comandamento dell’Amore a Dio che ci spinge ad “essere fuoco che accende altri fuochi”. E’ l’evento celebrativo che ci consente di onorare la bellezza della vita consacrata, memoria del dono gratuito di Dio che ci ha scelte e ci ha inviate ad essere “sale della terra e luce del mondo”.
Abbracciando lo stile di vita di Gesù, sostenute dal Suo Spirito, Fuoco e Vita, scegliamo di assumere i suoi sentimenti, di far nostre le sue scelte per favorire ogni persona, prediligendo i piccoli e coloro che vivono in povertà e in situazioni di estrema vulnerabilità.
In Oriente, la ricorrenza odierna viene chiamata festa dell’incontro: Gesù viene incontro all’umanità, mentre cerca di tendere a Lui. Simeone ed Anna sono l’attesa e la profezia, Gesù è la novità e il compimento.
Noi donne consacrate, siamo chiamate ad essere artigiane di comunione per annunciare la gioia del Vangelo, pronte a vivere la “mistica dell’incontro”. All’origine della nostra vocazione infatti c’è un incontro d’amore quello con Gesù che ha infiammato il nostro cuore e ci ha rapite con la sua Bellezza. Innamorate del Cristo, abbiamo visto tutto in Lui e accogliendolo a braccia aperte, come Simeone, siamo diventate anche noi testimoni profetiche dell’amore che salva. Da quell’incontro, la nostra vita vive in una perenne trasfigurazione, per fare spazio a Dio pronte a tessere rapporti nuovi, autentici, più umani e per questo carichi di profezia.
Con Gesù, che fa nuove tutte le cose, camminiamo in questo mondo nel costante impegno a favorire quel cambiamento che trova la sua motivazione profonda nel Vangelo, trasformazione che tutti ci auspichiamo. Desideriamo diventare spazio di ospitalità e di accoglienza che, superando ogni forma di individualismo pone la persona umana al centro del suo interesse, con la sua dignità e unicità.
Mentre attraversiamo un tempo segnato da conflitti, intolleranze, polarizzazioni, e forme nuove di povertà che abbrutiscono l’essere umano, stiamo assumendo, nel dinamismo della Chiesa, con rinnovata consapevolezza la chiamata a vivere più intensamente la nostra vocazione sinodale.
Dio ci chiama a rendere visibile la nostra presenza e a dare “voce” e concretezza al dono della nostra vita, insieme, in cordata, affinché la luce della Speranza continui a risplendere nella storia dell’umanità.
Pertanto, nella giornata dedicata alla vita consacrata,
desideriamo confermare il nostro desiderio di abbracciare insieme il futuro
per essere presenza profetica che vive e testimonia il Vangelo dell’amore.
Mentre impariamo a diventare fratelli e sorelle, camminando insieme, allarghiamo lo spazio
della nostra tenda, per accogliere e ospitare per tutti, lasciandoci condurre dallo Spirito verso
nuove terre, là dove Dio ci attende.
Desideriamo continuare a tradurre in gesti concreti, semplici e quotidiani, il Vangelo dell’accoglienza, della solidarietà, della condivisione che rivelano la bellezza e grandezza della dignità di ogni persona umana.
Crediamo che la trasformazione si realizza attraverso una vita donata a Dio che si fa presenza compassionevole, sensibile e orientata alla cura della persona, della natura, dell’universo e tutto questo attraverso un accompagnamento integrale a difesa della vita.
Siamo convinte che la profezia risieda nella parola “insieme” come trasformazione e “crescita del noi” che cambia la storia e che rende visibile del Regno di Dio che si fa vicino.
Ci impegniamo allora affinché ogni realtà che abitiamo possa diventare uno spazio creativo di relazioni nuove, di integrazione delle diversità, perché la luce della salvezza illumini tutti i volti e «tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).
Grazie donne consacrate, grazie artigiane di futuro, grazie per il vostro “si” e per il vostro impegno a favore della vita.
Sr Nadia Coppa, ASC
Presidente UISG
Roma, 2 febbraio 2023