MISSIONE CAMILLIANA NELLA PARROCCHIA SS. SALVATORE – ACIREALE

“Ero malato e siete venuti a visitarmi” Mt. 25,36
(10-17 Marzo 2019)             – Sr. Purisima Perillo, MI

Il 17 ottobre 2017 noi Ministre degli Infermi di San Camillo abbiamo fatto per 3 giorni una missione camilliana nella Parrocchia SS. Salvatore con il parroco Don Marcello Zappalà. Ha avuto una risonanza positiva tra i fedeli; per questo, una settimana prima della festa della parrocchia, il 17 marzo, si è deciso di rifare una Missione Camilliana insieme ai Padri Camilliani. Sono venuti P. Paolo Calderaro, P. Pietro con noi Sr. Purisima, filippina, Sr. Tipthara, thailandese e Sr. Grazia, thailandese. Sono venuti con noi a visitare i malati nelle loro case i ministri straordinari dell’Eucaristia della parrocchia con alcuni fedeli che vogliono sperimentare la missione per poi diventare ministri della consolazione. La missione è stata coordinata da Fratel Carlo Mangione, le Suore e Don Marcello. Hanno partecipato i postulanti camilliani Alessandro, Domenico e Gianluca per la catechesi ai bambini e ai giovani cresimandi.

La sera del 10 marzo, alle ore 18,30, c’è stata l’apertura della Missione Camilliana con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Padre Paolo concelebrata da Don Marcello. Ogni mattina prima di recarsi nelle case dei malati, i missionari si radunavano in Chiesa alle ore 9,00 per le Lodi con una breve riflessione dettata da p. Paolo o da p. Piero. Al pomeriggio si celebravano due Sante Messe nelle case dei malati e catechesi ai bambini in parrocchia guidati dalla Suora e da un postulante. L’esperienza della missione e della catechesi è stata molto positiva. Una Signora che abbiamo visitato per la prima volta era addolorata e piangeva. Siamo stati con lei e abbiamo pregato. Due giorni dopo siamo andate di nuovo nella sua casa per la celebrazione della Santa Messa e l’abbiamo trovata serena e tranquilla. Durante il catechismo alcuni bambini ci hanno domandato com’è che nell’esercizio della nostra assistenza ai malati non abbiamo paura di contaminarci delle loro malattie. Abbiamo risposto che facciamo anche la prevenzione nell’assistere i malati e abbiamo spiegato il nostro quarto voto. Abbiamo detto che è bello donare la vita nel servizio alle persone sofferenti soprattutto ai malati. Tutti sono rimasti contenti della missione che abbiamo fatto.
Nella missione abbiamo conosciuto catechisti che ci aiuteranno a fare conoscere il nostro carisma ai parroci e ai giovani. Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa missione: che il Signore li benedica sempre. Grazie al Signore per averci dato questa possibilità di condividere a con i laici il nostro carisma come hanno fatto San Camillo e la Beata Maria Domenica portando la tenerezza e l’amore misericordioso di Dio a coloro che soffrono, in particolare ai malati soli e abbandonati.