CELEBRAZIONI ANNO GIUBILARE

150 ANNI DELLA NASCITA IN CIELO DELLA BEATA MARIA DOMENICA BRUN BARBANTINI

In questo anno giubilare del 150 anni della nascita al Cielo della Beta Maria Domenica Brun Barbantini, nostra Madre fondatrice, siamo liete di presentare una sacra rappresentazione ispirata alla sua meravigliosa avventura trasformata in un racconto dell’amore di dio e della sua tenerezza verso ogni creatura.

Lo vide e ne ebbe compassione” è una sacra rappresentazione fatta di diverse espressioni artistiche, dal dialogo, alla musica, al canto, legati da un unico filo conduttore narrativo: L’amore compassionevole di Dio. La rappresentazione si realizza con una sceneggiatura e il dialogo di Maria Domenica con diversi interlocutori.

Un progetto che si desiderava concretizzare da tempo, diventato realtà, grazie all’iniziativa di Giampaolo Tambellini e Maria Bartelloni, alla loro capacità ed esperienza in materia di sacre rappresentazione; grazie alla elevata competenza in ambito musicale del Maestro Silvano Pieruccini e del giovane Manuel Del Ghingaro, organista e direttore di orchestra, dei cantanti che formano il coro. Il tutto è stato sostenuto dalla generosità, disponibilità ed entusiasmo delle persone coinvolte che hanno creduto in questa iniziativa e ciascuno ha dato il proprio specifico contributo.

Questa sacra rappresentazione presenta due aspetti: (1) La vostra presenza, il fatto di essere qui per onorare Maria Domenica, per vedere, ascoltare, sperimentare dal vivo le vibrazioni del suo spirito veicolate dalle sue parole, dalla sua stessa abitata dal sacro. La vita è di più, vale di di più, questo è il senso del sacro, un sentimento nascosto dentro le pieghe della musica, dell’immagine, del drama popolare che porta alla parola e all’azione e ci permette di varcare la soglia del passaggio al santo. (2) La presenza di collaboratori di ogni tipo: narratori, musicisti, cantanti, attori, esperti di scenografia ed informatica, la disponibilità di ciascuno a rivestire piccoli e grandi ruoli con l’entusiasmo e il desiderio di trasmettere la bellezza interiore e la forza profetica di una donna, una donna santa.

Questa “sacra rappresentazione” vuol essere una porta privilegiata di ingresso al mistero del dolore trasfigurato dall’amore, uno strumento che susciti in ciascuno la forza dirompente della tenerezza e compassione.

Lo vide e ne ebbe compassione.

Sr. Bernardetta Violini, MI